Ehi, compagni di viaggio! Se siete come me, siete sempre alla ricerca di modi per rendere i vostri viaggi più piacevoli. Il jet lag può davvero rovinare tutto, ma non temete! Con alcuni semplici trucchi, potrete evitarlo come un professionista esperto.
In questo post condividerò i miei migliori consigli per sconfiggere il jet lag e sentirsi al meglio quando si atterra. Dalla regolazione del vostro programma di sonno all’idratazione e all’evitare l’alcol, ci sono diverse strategie che potete utilizzare per minimizzare gli effetti del jet lag.
So che le esigenze e le preferenze di viaggio di ognuno sono diverse, quindi ho incluso una serie di consigli che potete personalizzare per adattarli alla vostra situazione specifica. Che siate in viaggio per lavoro o per piacere, che dobbiate attraversare pochi fusi orari o molti, questi consigli vi aiuteranno ad arrivare a destinazione rinfrancati, vigili e pronti ad affrontare il mondo.
Quindi, se siete stanchi di sentirvi come uno zombie dopo un lungo volo, continuate a leggere! Ho pensato a voi. Sconfiggiamo insieme il jet lag e sfruttiamo al meglio i nostri viaggi!
Cos’è il jet lag
Jet Lag è la traduzione di un termine poco musicale in italiano che è mal di fuso. E’ un problema che colpisce un po’ tutti i viaggiatori che si spostano in paesi dove il fuso orario è diverso da quello del loro luogo di partenza.
Si tratta di un leggero malessere che si avverte non appena si scende dall’aereo e ci si appresta ad andare in hotel. Passa anche da solo, ma per velocizzare la guarigione ci sono molti metodi naturali o medicinali molto leggeri.
Perché viene la sindrome da Jet Lag ai viaggiatori?
In generale, con il Jet Lag si sballa quello che chiamiamo ritmo circadiano, in quanto il corpo del viaggiatore si adatta alle condizioni di luce del paese di destinazione quando in realtà nel proprio paese di origine è notte ed è ora di dormire.
Quindi, il bisogno fisiologico di sonno viene interrotto un po’ dall’emozione del viaggio e un po’ dal fatto che nel paese di destinazione c’è il sole nel momento in cui bisognerebbe mettersi a letto e dormire anche otto ore.
Non solo: il Jet Lag si manifesta anche perché il corpo è sollecitato dagli spostamenti, dalla presenza di altre persone in aereo e aeroporto, dal clima del paese di destinazione, soprattutto se è molto diverso da quello del luogo di partenza. Immagina di essere un cittadino svedese e di partire per i Caraibi. Jet Lag assicurato, a meno che non prendi qualche precauzione che affronteremo tra poco.
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Sintomi del Jet Lag
Tutti ne parlano e dicono di soffrirne, ma quali sono i sintomi del Jet Lag? Come si riconoscono?
Il Jet Lag si caratterizza per via della difficoltà a dormire. Di base ci si sente molto stanchi ma per qualche motivo si fatica ad addormentarsi e quindi i ritmi fisiologici del corpo sono sballati. Si sa poi che il nostro organismo è una macchina con mille collegamenti: quindi, se “sta male” una parte, ne risentono tutte le altre.
Il ritmo squilibrato del sonno-veglia porta all’insorgenza di altri sintomi come affaticamento, inappetenza, nausea, mal di testa, indolenzimento, difficoltà di concentrazione, irritabilità, problemi di digestione. Insomma, si tratta di quei sintomi tipici di una persona che dorme poco la notte e si sottopone a stress durante il giorno.
Questi sintomi, se non si presta attenzione, possono protrarsi anche per una settimana intera.
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Quanto ci metto a recuperare le ore di sonno arretrate per il Jet Lag?
Alcuni studi scientifici hanno evidenziato un calcolo molto efficace per capire quante ore bisogna dormire dopo un lungo viaggio in cui si sono cambiati una serie di fusi orari.
Prendi la calcolatrice. Innanzitutto, chiediti se il tuo viaggio si sia svolto da ovest a est o da est a ovest.
Nel primo caso: prendi il fuso orario di partenza e sottrai quello di arrivo. Ora calcola i due terzi di quella cifra. Saranno le ore di sonno necessarie per riprenderti. Quindi, facciamo un esempio: un cittadino portoghese che si reca in Australia cambierà un fuso orario di 12 ore. I due terzi di 12 è 8, quindi dovrà dormire almeno otto ore al suo arrivo.
Nel secondo caso: prendi il fuso orario di partenza e sottrai quello di arrivo. Ora calcola la metà di questa cifra. Saranno le ore di sonno necessarie per riprenderti. Quindi, facciamo un esempio: un cittadino australiano decide di viaggiare fino in Portogallo affrontando 12 ore di fuso orario. Dovrà dormire sei ore per sentirsi meglio.
Una volta affrontate queste ore di sonno, il corpo si sente già più attivo ed energico. Tuttavia, capita spesso che si dorma le giuste ore e ci si ritrova al risveglio già a notte inoltrata. L’organismo impiega circa una settimana ad abituarsi al ritmo circadiano del luogo e spesso questa durata coincide con quella del viaggio.
Bisogna prevenire e trattare con cura il Jet Lag in modo da non perdersi neanche un giorno della propria vacanza.
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Come prevenire il Jet Lag: 7 consigli
Per alcuni viaggiatori si tratta di un fattore da sottovalutare. Tuttavia, queste persone non considerano il fatto che il Jet Lag sia un disturbo a tutti gli effetti che può davvero diventare invalidante. Sottovaluteresti mai un vaccino da fare obbligatoriamente prima di partire? Dimenticheresti mai i fermenti lattici a casa se sapessi di doverti recare in un luogo esotico?
La risposta probabilmente è no. Quindi perché sottovalutare il Jet Lag e stare male anche per tanti giorni di seguito?
Abituati al fuso orario della destinazione quando sei a casa
Non è possibile stare svegli di notte e dormire di giorno quando si ha un lavoro o una famiglia. Quindi, nei limiti del possibile, cerca di anticipare o posticipare l’orario per andare a dormire, in modo da avvicinarti un po’ a quello che sarà il fuso del paese di destinazione.
Aiutati con la luce
Anche se non vai a dormire, cerca di simulare in casa tua le condizioni di luce e di buio del paese di destinazione. In base al fuso orario di quel luogo, tieni accese le luci quando là e giorno, spegnile quando cala la sera, tira le tende, in modo che il tuo corpo percepisca già dei cambiamenti.
Cambia gli orari dei pasti
Non è solo il ritmo del sonno a influire sulla tolleranza del Jet Lag, ma anche quello dei pasti. Dopo mangiato non è molto semplice addormentarsi, così come andare a letto con la pancia vuota. Anche nel caso dei pasti è bene provare ad abituarsi al fuso orario del paese di destinazione mangiando a degli orari diversi dai propri.
Ovviamente queste abitudini appena elencate non si possono cambiare dall’oggi al domani in modo drastico. Rischieresti di soffrire il Jet Lag ancora prima di partire. Quindi, giorno dopo giorno, comincia a spostare di qualche mezz’ora le attività e cerca di arrivare poco prima della partenza con i ritmi abbastanza coordinati a quelli del paese di destinazione.
Evitare il Jet Lag sul volo
Durante il volo bisogna approfittarne per riposare il più possibile. Cerca di addormentarti e dormire un numero di ore accettabili. Ci sono persone che per non avere la sensazione di trovarsi su un aereo da ore si intrattengono in tutti i modi, con i videogiochi, i film o comunque tutti stimoli molto eccitanti.
Sconsiglio vivamente di trascorrere la maggior parte del volo attaccati a uno schermo. Gli occhi e il cervello assorbono tutti gli stimoli provenienti da esso e poi rimangono eccitati, rendendo il processo di addormentamento molto più difficile.
In volo è bene dividere le ore in diverse fasi: certamente è possibile guardare un film o giocare a un videogame per un breve periodo di tempo. Poi sarebbe necessario dedicare qualche minuto ai pasti, con cibi leggeri ed evitando caffeina o tè, in quanto potrebbero tenere svegli. Altro consiglio è quello di bere moltissima acqua in modo da non disidratarsi ed evitare la comparsa dei primi sintomi simili a quelli del Jet Lag.
Il resto del viaggio è bene dormire. Se serve un piccolo aiutino, consiglio di assumere dei farmaci leggeri per favorire il sonno. Da evitare i sonniferi più pesanti il cui effetto potrebbe protrarsi anche una volta scesi dall’aereo.
Prevenire il Jet Lag all’atterraggio
Puoi continuare a evitare il Jet Lag anche una volta raggiunta la destinazione. Il mio consiglio è quello innanzitutto di resistere fino all’hotel o all’alloggio dove ci sarà un letto comodo che ti attende. Evita di sostare in aeroporto a lungo o di cercare di addormentarti sui mezzi pubblici in quanto rischi di peggiorare i sintomi già fastidiosi del Jet Lag.
Una volta arrivato in hotel, fai il calcolo che ti ho proposto poco fa. Se ti rendi conto che il numero di ore che ti risultano ti porterebbero a risvegliarti prima o durante la notte, cerca di resistere. Riposa al massimo mezz’ora, per poi tirare fino a sera e addormentarti alla stessa ora dei cittadini del luogo.
Cosa mangiare e cosa bere per evitare il Jet Lag
Come abbiamo già detto, anche l’alimentazione è fondamentale per prevenire il Jet Lag. Ovviamente evita la caffeina e la teina finché senti i sintomi del disturbo. Il rischio è quello di eccitarsi troppo per sostenere i ritmi della giornata e poi trovarsi a sera con gli occhi spalancati.
Al contrario, evita anche l’alcool per assopirti. Bere fa male al fegato e al corpo, ma oltretutto potrebbe farti addormentare nei momenti meno opportuni e lasciarti un senso di confusione anche al risveglio.
Se vuoi mantenerti energico, opta per cibi leggeri e salutari, ricchi di proteine e acqua. Viceversa, per aumentare il sonno con l’arrivo della notte, assumi carboidrati e zuccheri. Cadrai sul letto come un sasso.
Adattati alla luce naturale
Per aiutare il corpo a capire i ritmi del luogo di destinazione, cerca di far passare meno luce possibile durante la notte e di esporti alla luce durante il giorno. Questo favorirà un processo di adattamento più veloce. Ci sono invece viaggiatori che, per via della stanchezza, preferiscono mantenere la propria stanza di hotel al buio e vagare all’interno di essa in “modalità zombie”.
Questo li porta a sentirsi anche più stanchi del previsto. Quindi, tira le tende durante la notte e spegni i tuoi dispositivi tecnologici, apri le tende di giorno e fai una bella passeggiata al sole.
Terapie per curare il Jet Lag
Ci sono dei casi in cui davvero il Jet Lag potrebbe diventare invalidante. In questo caso, è bene consultare il proprio medico di base che prescriverà dei farmaci adatti alle tue esigenze.
I farmaci conciliano il sonno durante il volo e una volta atterrati, in modo da consentire al viaggiatore di non sentirsi stanco e affaticato nei giorni successivi. Di solito si tratta di medicinali leggeri, facilmente assimilabili e digeribili, adatti un po’ a tutte le utenze.
C’è poi un trattamento meno utilizzato, ma altrettanto efficace, che prende il nome di fototerapia. Questa procedura utilizza la luce a scopo terapeutico e si effettua presso laboratori esperti. Non è per nulla invasiva e sottopone il paziente a esposizione protratta e ripetuta a fonti luminose. In questo modo, il cervello si adatta a delle condizioni di luce diverse da quelle del suo paese di partenza e sarà meno brusco l’impatto con il nuovo fuso orario.
Dopo quanto passa il Jet Lag?
Il periodo di permanenza del Jet Lag cambia da individuo a individuo. Gli individui sopra i 50 anni fanno più fatica a riprendersi, ma ci sono anche soggetti giovani che sono particolarmente esposti al disturbo.
Gli studiosi hanno notato che i viaggi verso est sono quelli più faticosi e inoltre tutto dipende molto dal numero di ore che si trascorrono in viaggio, dagli orari di arrivo e di partenza, da quanti fusi orari vengono attraversati.
Ad ogni modo, con i consigli per curare il Jet Lag che hai scoperto oggi, sicuramente trascorrerai un viaggio molto più sereno la prossima volta.