Il grande discorso del risparmio delle materie primarie, ad oggi fortunatamente molto noto, è tanto vasto quanto sicuramente delicato, articolato anche da più punti di vista.
Soprattutto per quanto riguarda l’acqua, evidentemente uno dei beni primari fondamentali, la tematica prende derive che vanno poi a prendere più direzioni. Addirittura, se si vanno a vedere alcuni degli articoli a riguardo, dal Nord Europa ci si chiede anche se effettivamente abbia un senso logico e strutturato risparmiare acqua.
Più nel dettaglio, è successo che alcuni dei nostri condomini del quinto piano – via Mondo, interno UK, cap + 44 – davanti alla quantità di piogge e rovesci, hanno innocentemente pensato che potremmo anche farne a meno, che di acqua ce ne sia abbastanza, se non troppa rispetto al necessario – e probabilmente lo avrei pensato anche io davanti alla costante necessità di avere un ombrello in borsa.
Ci sono stati dunque altrettanti studiosi che hanno ritenuto di dover rispondere al quesito, giustificando il sì, certo che è fondamentale risparmiare acqua con motivazioni tecnico scientifiche.
E’ probabile che un quesito del genere si sposi meno con le condizioni ambientali e climatiche di un paese mediterraneo come l’Italia, basti guardare ai problemi di siccità di alcune zone durante le stagioni estive, altrimenti ai numerosi incendi che sono divampati ciclicamente nel corso degli anni, fenomeni intimamente legati alle altre tematiche ambientali.
Un quesito del genere non credo quindi se lo possa porre con altrettanta innocenza un nostro agricoltore, eppure, anche se non abbiamo una quantità di rovesci elevati quanti ne possano avere ai piani superiori, la risposta a questa domanda deve comunque essere coscienziosamente indagata.
Il sistema di filtraggio
Non da meno, ha senso attuare una politica preservativa nei confronti dell’utilizzo delle acque per tutto quello che concerne non tanto l’uso di questa materia prima, quanto per il suo riuso.
Guardando al ciclo dell’elemento dell’acqua, bisogna ricordarsi che la possibilità di poter riutilizzare tale materia implichi altrettante spese energetiche ed economiche.
Estrarre le acque dalle falde acquifere ha un costo elevato: il suo sistema di filtraggio, vale a dire la possibilità di far diventare l’acqua dello scarico altra acqua potabile, prevede dei processi di purificazione non indifferenti, anzi prevede più energia di quanta non ne preveda il primo utilizzo.
Questo vale soprattutto proprio lì dove vi sono tanti rovesci: la grande quantità di acqua piovana produce per esempio anche una grande quantità di terreni fangosi che hanno poi la necessità di essere rimaneggiati per poter continuare con il loro processo di produzione agricola. La gestione e il trattamento del fango implicano altrettante spese considerevoli.
Perché risparmiare acqua?
Risparmiare acqua ha decisamente senso in primo luogo se si pensa al sistema delle pompe idriche, dunque alla possibilità di usufruire di questa materia prima: il solo fatto che tu possa aprire il rubinetto in casa senza alcuna restrizione implica banalmente l’utilizzo di complicati, svariati e sicuramente costosi sistemi ingegneristici che generosamente ce ne permettono la fruibilità.
Questo, molto semplicemente, vale a dire che più acqua usi nel quotidiano, più energia serve impiegare per poter usare quell’acqua, anche solo per farti la doccia innocente delle sette di sera; tutta quella energia usata, neanche a dirlo, sta ad una spesa economica non indifferente, basti pensare a quante case e persone ci sono solo nell’arco del nostro isolato.
Quanto ci costa l’acqua in casa?
L’acqua e la sua bolletta, proprio in base alle questioni brevemente viste, prevedono dunque più fattori che si sommano per l’ammontare totale della tua spesa. Fare rientrare il risparmio d’acqua nei tuoi piani di risparmio delle spese sarebbe quindi molto sensato.
Da una parte paghi il servizio di fruibilità, l’agio di poter aprire il rubinetto a tuo piacimento, da una parte paghi il necessario per quello che servirà per la depurazione, poi non da ultimo paghi chiaramente il tuo personale consumo.
A ben vedere, in bolletta, per tutti e tre i fattori vi sono delle quote fisse, poi il surplus delle tariffe di eccedenza per scoraggiare l’eventuale eccesso, oltre la quota agevolata del consumo essenziale. Attingendo ai dati Istat dal 2012 al 2017 alcuni studi hanno rilevato i consumi di alcune famiglie dei capoluoghi italiani, evidenziandone la differenza tra l’anno 2014 e 2017: se la spesa prevalente ammontava ad un 300-400 euro annui, si nota che un 26% è rimasto su un quota bassa di 200-300 euro, mentre un altro 26% invece si è spostato verso su una spesa di 400-500 euro annui. 2 L’aumento di prezzo rilevato è stato dell’11,1% e non è neanche andato di pari passo col miglioramento dei servizi: il peggioramento delle perdite nazional di rete è stato quantificato in una fascia che va da un 40% ad un 55% in certe situazioni.
Eppure, a minor consumo non sta minor prezzo, tanto più che la gestione dei costi sta alle specifiche politiche regionali: puoi leggere quindi che una famiglia di Campobasso spendeva 138 euro l’anno di bolletta d’acqua, mentre a Siena 560 euro. Il risparmio d’acqua rientra
A quanto ammonta il consumo di acqua pro capite in Italia?
Il consumo dell’acqua pro capite è stato fatto rientrare in una fascia che di circa 220 litri di acqua al giorno in media, dove un 39% rientra nell’igiene personale – e il 20% negli scarichi vari -, un 12% va in lavatrici e bucati, un 10% in lavastoviglie e il 6% nell’utilizzo della cucina, poi altrettanti in pulizia, perdite e sprechi vari ed anche giardinaggio.
Eppure, riprendendo gli studi che ti ho citato prima, è chiaro che quanto più il nucleo familiare è esteso, quanto più si è in realtà svantaggiati a livello economico.
Nonostante in una famiglia di cinque persone il quantitativo d’acqua utilizzata sia di necessità più elevato rispetto ad una di due, non è detto che quella in realtà abbia un uso dell’acqua eticamente eccessivo: per questo sono poi subentrate in seguito anche delle agevolazioni per queste particolari condizioni, sia in base al numero di componenti familiari, sia anche per altre situazione di difficoltà economica.
Per quanto riguarda la tua personale bolletta, che tu sia studente o lavoratore o principe della Cornovaglia, la questione ti dovrebbe essere comunque cara, oltre che a livello ambientale, a livello finanziario: meno inquini lo scarico, meno energie fai usare alle imprese di distribuzione, meno inciderai dunque sull’impatto economico del tuo paese d’appartenenza.
Oltre al meno usi meno paghi, la questione si dirama ad ambiti ben più ampi di quello di casa tua, che sia una reggia od un appartamento fatiscente.
Fonte: Commissione europea10 consigli per risparmiare acqua
1. Smetti di usare il gabinetto come cestino!
Arrivando quindi al tuo piccolo, cosa puoi fare? Per prima cosa, abbiamo detto che è importantissimo evitare di inquinare lo scarico per fattori ambientali, ma non solo! Smetti di lanciare ogni due minuti sigarette o carte o capelli nello scarico anche per evitare lo spreco dello sciacquone reiterato, sarebbe veramente eccessivo in relazione all’effettivo uso del cestino della spazzatura!
2. Chiudi il rubinetto!
Molto banalmente, poi, chiudi il rubinetto del lavandino quando ti lavi denti! E Chiudi il rubinetto anche quando stai lavando i piatti, prima insaponali – con parsimonia, che poi inquini! – poi lavali in un secondo momento senza che l’acqua continui a scorrere felicemente mentre li posizioni altrove o li asciughi. Queste semplici accortezze permettono di risparmiare circa 6 litri d’acqua ogni minuto: prova a fare brevemente il calcolo sulla base di una singola ora, sei già a 360 litri!
Inoltre l’utilizzo di un rompigetto sui rubinetti di casa può aiutarti a ridurre drasticamente il consumo di acqua e ad incrementare l’efficienza dell’acqua utilizzata.
3. Diminuisci il tempo della doccia!
Anche qui, pensa che ogni minuto passato sotto la doccia implica dai sei ai dieci litri d’acqua andati via! Anche a me piace interpretare tutta Starway to Heaven versione integrale ogni mattina, eppure son comunque altri 48 litri di risorsa andata via, quasi 50 litri per le mie velleità canore!
Se hai giustamente preso la scelta della doccia, di gran lunga preferibile a quella della vasca, prova comunque ad essere parsimonioso anche in questo a livello di tempistiche, oppure fallo anche presente ai tuoi figli se ne hai: che non facciano sprechi per gioco!
Non dimenticando di utilizzare soffioni ad alta pressione che ti permettano di avere una maggiore resa dell’acqua utilizzata.
4. Ripara le perdite!
Quante volte vi è capitato di avere il rubinetto che perdeva fastidiosamente ogni secondo? Riparalo! Sembrano sciocchezze, eppure, goccia dopo goccia, anche quelli sono altrettanti litri sprecati inutilmente. Vinci la fatica di dover chiamare il tecnico che lo aggiusti e sii anche tu un poco coscienzioso!
5. Sii al passo coi tempi
Anche se magari ti sembra meno influente od affascinante rispetto all’avere lo smartphone veramente al passo coi tempi, anche in questo campo essere innovativo ti può essere di un aiuto fondamentale!
Le nuove generazioni di elettrodomestici, viste tutte le questioni che la gestione della risorsa dell’acqua implica, ti permettono di risparmiare più del 50% dell’acqua. Investi un poco sulla spesa iniziale di tale lavatrice o lavastoviglie per preservare te stesso e tutti gli altri in un secondo momento!
6. Usa bene gli elettrodomestici!
Proprio per quanto riguarda lavatrici e lavastoviglie, anche qui ti può dare benefici un poco di accortezza: fai lavaggi solo una volta che la tua cesta dei panni sporchi è effettivamente piena riempiendo così il cestello, evita di buttare due asciugamani ed un lenzuolo e basta!
Con la lavastoviglie analogamente: riempila tutta prima di avviarla. Ci impieghi troppo tempo a riempirla tutta tanto che poi non hai più i piatti per mangiare? Non usarla proprio allora! Sciaqua il singolo piatto volta per volta e via!
7. Non sprecare il cibo
Non strafare neanche col cibo, ricordati sempre di quanta acqua serva per alimentare la produzione agricola dei prodotti che poi acquisti.
Anzi, hai un orticello personale? Non strafare neanche con l’irrigazione! Se piove, per questa volta ha fatto la natura, non eccedere con le sistole del tuo giardino!
Con gli alimenti puoi anche stare attento quando devi scongelare qualcosa: falli scongelare all’aria o in una bacinella piena d’acqua, non sotto il getto d’acqua che scorre inutilmente!
8. Trattieni l’acqua piovana
Se abiti in zone particolarmente soggette a piogge, approfittane! Se ti è possibile, installa nel tuo piccolo o grande giardino un bidone, una vasca, un contenitore che trattenga l’acqua piovana per riutilizzarla in altre mansioni, con quella puoi annaffiarci le piante per esempio.
Oppure, sei il principe di Cornovaglia e hai sette piscine nella tua tenuta? Splendido, sistema per ogni vasca uno strato impermeabile a coprirle, anche quest’acqua che trattieni puoi usarla per irrigazioni varie.
9. Riusa l’acqua che ti rimane
Dall’acqua del deumidificatore a quella del condizionatore, cerca di non buttare via niente inutilmente! Per esempio, lo scarto che ricavi da questi due elettrodomestici lo puoi utilizzare per il ferro da stiro, sia per risparmiare, ma anche per aumentargli la vita: priva di calcare com’è purificherà il tuo ferro da stiro stesso.
Oppure, anche l’acqua del tuo acquario può essere riutilizzata per annaffiare le piante, piena com’è di sostanze fertilizzanti.
10. Tieni d’occhio il contatore
In ultimo, abbi sempre accortezza sul tuo consumo.
Oltre che risparmiare sulle tue finanze, se guardi spesso alla proporzione tra il quantitativo usato d’acqua e il costo delle tue bollette, se qualcosa non ti torna, te ne potrai accorgere subito: se riscontri anomalie di prezzo, può darsi tu stia prevenendo anche a livello di sprechi, in questo modo ti renderai conto in tempo di eventuali perdite interne, prima che ti crolli il pavimento sulla testa dei condomini del piano di sotto.